Se il vostro brand o il vostro sito aziendale non riceve l’attenzione che ritenete meriti, il problema potrebbe essere una comunicazione poco efficace.
Non tutte le strategie di marketing e gli stili di approccio su internet sono uguali, né sono indiscriminatamente adattabili a tutte le realtà commerciali in attività. Per questo abbiamo pensato di elencare in questo articolo di approfondimento gli errori più comuni che si commettono quando si progetta la propria comunicazione aziendale.
No al “tono di voce” sbagliato
Molte aziende, anche di grandi dimensioni, ritengono che internet sia il luogo della socialità e dell’informalità, ma essere troppo amichevoli può rivelarsi controproducente per la propria immagine online.
Prendiamo come esempio una grande realtà della chirurgia estetica come Motiva: l’azienda semplicemente non verrebbe presa sul serio se dovesse rivolgersi ai potenziali pazienti con un tono troppo confidenziale. Questo ci porta al secondo errore molto comune…
Attenzione, il pubblico non è tutto uguale
Come indica l’esperto Luca Bartoli, nell’ansia di “ammassare” un pubblico di clienti potenziali il più ampio possibile si trascura il fatto che ci sono fasce d’età o sociali che semplicemente non sono adatte o interessate al nostro prodotto.
Starà al reparto marketing trovare strumenti per individuare questo target di riferimento, ed è a loro che ci si dovrà rivolgere con il sito aziendale, usando il giusto linguaggio.
Aprire e abbandonare i profili social
Qui riuniamo in un’unica sezione due errori diversi: trascurare siti e profili ed esagerare con l’apertura di quelli social.
Presi dalla novità e dalla percezione che un social network sia di moda in un dato periodo, tanti titolari di attività premono infatti per avere un profilo su tutti i possibili marchi, da Twitter a Pinterest a LinkedIn, e quando non vedono risultati di crescita immediati, tendono ad abbandonarli, diminuendo o cessando del tutto la frequenza degli aggiornamenti.
Ancora una volta, torniamo a un errore già indicato più in alto: se non si conosce il proprio pubblico di riferimento, sarà inutile inseguirlo su ogni possibile social – su quello sbagliato, il brand verrà ignorato o addirittura potrebbe perdere di credibilità perché chiaramente pesce fuor d’acqua.
Provate a immaginare una marca di adesivi per protesi dentarie, per fare un esempio, aprire un profilo su TikTok: non sarebbe una buona idea! Questo articolo di Repubblica contiene ancora riferimenti a Snapchat ma può essere utilizzato come canovaccio per evitare gli errori più comuni.
Chiaramente, come scrivevamo poco più sopra, a questo errore ne segue un altro: abbandonare la comunicazione e l’aggiornamento di siti e profili quando non si ottengono risultati nel breve periodo.
Aggiornare con costanza queste pagine è un investimento che comunica serietà: per contro, trascurarle equivale a dire che si è superficiali anche coi prodotti o i servizi che si sta provando a vendere – non è, insomma, l’immagine che dovreste proiettare!